Anche in questo fine settimana non sono riuscita a stare buona a casa. Sabato sera ero a Barletta, deliziosa cittadina pugliese, dove ho presentato con un bravissimo comico, Uccio De Santis, l’Arè Rock Festival.
In foto siamo sul palco, con sullo sfondo le migliaia di persone che hanno scelto di trascorrere con noi una serata di musica e grandi emozioni. Non so dirvi quanto è bello guardare giù e vedere centinaia di volti sorridenti e di mani verso il cielo che ti salutano con calore…penso che sia tra le sensazioni più gratificanti del mondo! E pensare che questa manifestazione, che si è sviluppata in 12 serate di qualificazioni per 126 band italiane, è stata organizzata con pochi fondi e tanta voglia di costruire qualcosa di importante per la propria città da un manipolo di giovani entusiasti alla prima esperienza nel settore. Europa Giovane, si chiama così l’associazione che ha messo su una delle serate più riuscite della mia carriera di presentatrice. Già quando sono venute a prendermi in stazione sabato mattina ho capito che Catia e Viviana erano 2 tipe fuori dal comune: chiacchierone, solari e golose come me. Abbiamo cominciato subito a chiacchierare come se fossimo amiche da sempre, ed io mi sono sentita a casa. Mi hanno portata sul lungomare a fianco del meraviglioso Castello Svevo, dove avevano montato un palco pazzesco: mi sembrava quello del Tour di Vasco Rossi! E lì mi è venuta subito una voglia di salirci su e cominciare a presentare…ma ho dovuto pazientare tra aperitivi a base di focacce e panzarotti e riunioni di stesura di scaletta tra barzellette e sfottò di Uccio. Incontravo per la prima volta questo comico amatissimo in Puglia( lo adorano anche nella mia famiglia) ma sul palco è nata un’intesa, un feeling che sembrava fossimo alla centocinquantesima serata insieme. Abbiamo cantato, presentato su un cubo, giocato e riso per tutta la sera: potenza di quella cosa che sembra inutile nella tv di oggi, la professionalità. E scusate la modestia ma quando ce vò ce vò…
I gruppi finalisti erano 6: U’papun, Hope Leaves, Giovanni Block e i Masnada, Leitmotiv, C.F.F. e il Nomade Venerabile, B.L.O.Z. Ognuno si è esibito per 20 minuti circa e mi sento di dire che hanno vinto i migliori, i miei preferiti: Giovanni Block e i Masnada di Napoli. Quando hanno cominciato l’esibizione ero nel backstage a controllare la scaletta per l’intervento successivo, ma non ho potuto fare a meno di interrompermi attirata da quello che stavo sentendo. Quel ragazzo, appena 23 anni, aveva talento! Quello che ti fa alzare la testa e dire”hey, sta succedendo qualcosa”.
Bravi anche i suoi musicisti e le coriste. Spero di portargli un po’ di fortuna, come ho fatto con Simone Cristicchi quando era sconosciuto. Vinse, in coppia con un altro ragazzo, con il nome di I Mutamente il Bengio Festival, il festival giovane di Benevento che ho presentato per diverse edizioni. Me lo ha ricordato proprio lui quando è passato in radio qualche settimana fa, e la cosa mi ha inorgoglito non poco…Per sentire la sua musica www.myspace.com/giovanniblock
Mi piace segnalare anche Anna Maria Stasi, la sensuale, dolce e potente voce femminile dei C.F.F., una giovane Antonella Ruggiero, per intenderci.
Ma il mio Oscar personale va a tutti i ragazzi di Europa Giovane, dal presidente Francesco Scatigno a Rocco Dileo. Quando incontro persone entusiaste e capaci di grandi sacrifici per rincorrere i propri sogni, come voi, mi sento fortemente commossa e piena di speranza per questo nostro vecchio pazzo mondo. Grazie e arrivederci, Barletta!